In uno degli articoli precedenti abbiamo messo in evidenza, anche attraverso un video dimostrativo, i diciotto alloggi a canone sostenibile in località XII Apostoli, oggi è la volta di una tappa molto importante: il Cimitero di Sant’Agata Irpina nella Città di Solofra.

Infatti, mi domando spesso se questo rapporto, che è indubbiamente difficile, tra la politica di governo del nostro tempo e la comunità non sia sempre stato difficile, anche in altri tempi. 

Io credo di sì e che in tutti i tempi il problema di sviluppare o contestualizzare nuove idee e modi di fare politica sia stato difficile.

Possiamo affermare che anche nel nostro caso ci sia un rapporto difficile tra questa amministrazione di governo e il territorio solofrano sin dal suo insediamento nel 2012 e lo si evince soprattutto per le opere pubbliche iniziate e ancora non ultimate.

Il caso cimitero di Sant’Agata Irpina: l’incompiuta è servita

Il tema Cimitero di Sant’Agata Irpina riguarda un progetto di ampliamento appaltato nel 2016 e sospeso per mancanza di documentazione dalla soprintendenza nel 2017.

Ebbene si, siamo nel 2021 ed i lavori sono ancora sospesi. Una vera e propria incompiuta! 

Notiamo che anche questo pezzo di Città di Solofra subisce o meglio mette in evidenza l’incapacità amministrativa di governare lo sviluppo urbano e architettonico, deformandolo con lavori non ultimati.

Il cimitero di Sant’Agata Irpina ha sempre rappresentato nel nostro immaginario il luogo del silenzio, della memoria, della preghiera. In questo caso finisce per diventare il luogo dell’abbandono, dell’incompiuta, lasciato senza alcuna attenzione dal 2017. 

Un progetto che ha distrutto non solo una vecchia strada provinciale, alterandone la fisionomia del borgo, ma ha distrutto il magnifico prospetto principale. Inoltre questo piano di lavoro nasce e si sviluppa con i soldi dei cittadini, i quali hanno anticipato diverse somme per acquistare un loculo e gli stessi stufi e stanchi dalle promesse circa la fine dei lavori, chiedono la restituzione dei propri soldi versati.

Ancora una volta si avviano programmi e progetti senza dare definitivamente una vera dignità al nostro territorio solofrano.

Bisogna costruire una vera alternativa a questa amministrazione di governo per rilanciare il nostro territorio solofrano

Troppo magro il bilancio tra ciò che si è promesso e ciò che si è realizzato. 

  • Dove è finita la nuova Città di Solofra? Lo sviluppo del nostro territorio?

Purtroppo in un mondo sbagliato vince chi sbaglia di più. Quindi aiutaci a costruire un’alternativa che guardi esclusivamente agli interessi del nostro territorio, concentrandoci sullo sviluppo industriale con il cambio di destinazione d’uso, creando possibilità concrete per i nostri figli e i nostri giovani.