La “visione politica”, intesa quale indirizzo di governo o capacità amministrativa, rappresenta la dote più sottile ma anche più pervasiva che dovrebbero avere coloro che intendono porsi al servizio della collettività, mediante l’intelligenza di guardare alle prossime generazioni, e di indirizzare le scelte di governo con un complesso di azioni, dirette unicamente a favore della propria comunità, libere da interessi legati ai partiti.
Nuovi stimoli verso una visione più ampia mettendo al centro la comunità di Solofra
Se veramente vogliamo che l’elettorato sia stimolato dalla politica e dal voto, abbiamo bisogno di un nuovo progetto di comunità, fondato su una visione politica e capacità amministrativa che disponga delle opportune articolazioni e prospettive.
Occorrerebbe, in sostanza, un certo fermento, un impetuoso vento di cambiamento che si diriga verso obiettivi chiari, specifici, mirati e raggiungibili.
Ma d’altra parte, una visione politica con programmi, progetti e prospettive, non è da tutti o per tutti.
Per tale motivo, anche i cittadini alle prossime elezioni dovranno assumersi la responsabilità di orientare il proprio voto su programmi e progetti a favore della propria città, scevri e lontani da legami parentali ed amicizie.
Molto spesso, difatti, le elezioni rappresentano una competizione sfrenata, una corsa ad ostacoli, ove l’obiettivo è quello di “arraffare” quanti più voti possibili, con tutti i mezzi consentiti e non.
Nell’amministrazione di un Comune, invece, occorrerebbe evitare i sofismi politici e i dibattiti fini a se stessi, utili solo a strumentalizzare le difficoltà ed evitare i problemi contingenti, i quali richiedono una considerazione ed un intervento immediato.
Una visione politica di insieme che a Solofra manca da molti anni
In ogni caso, ritengo, che ciò che manchi all’attuale dibattito politico, e che molto probabilmente ha decretato il fallimento della gestione amministrativa degli ultimi anni, è proprio una “visione di insieme” che possa affrontare le sfide del presente e soprattutto del prossimo futuro, riportando tra i cittadini un clima di fiducia nei propri amministratori.
C’è oggi una evidente crisi culturale, accompagnata dalla progressiva perdita di valori.
“Bisogna servire la politica e non servirsi della politica”
Chi scende in politica dovrebbe essere consapevole del proprio compito nonché impegno, quale servizio alla comunità, evitando di utilizzare il proprio ruolo per avere gratificazione personale, potere ed ambizioni lontane dall’interesse del cittadino.
La mia idea potrebbe sembrare una prospettiva politica, forse, troppo romantica e scenografica. Ma, la situazione in cui versa la nostra amata Città di Solofra ha dimostrato che senza programmi, progetti e prospettive, si è privi di quella capacità amministrativa che dovrebbe tutelare gli interessi della collettività e dei cittadini.
Il vento del cambiamento avrà bisogno di una nuova interpretazione del presente e di una chiara prefigurazione del futuro.
La politica della concretezza deve farsi avanti…
Siamo ancora in tempo.