C’era una volta il sistema politico-amministrativo che favoriva coloro che erano vicini al governo di un ente, affinché con l’avvicinarsi delle elezioni tutti sapessero da che parte schierarsi.
Oggi questo “sistema” non c’è più, difatti vige un palazzo di vetro dove tutti i cittadini possono verificare la correttezza dei procedimenti amministrativi (???)
Di conseguenza appare opportuno chiedersi come mai i buoni spesa relativi all’emergenza covid-19 siano stati regolamentati mediante ben 4 fasce di priorità (fascia A-B-C-D), attraverso un “sistema” che ha soddisfatto circa 182 richiedenti su 349. Quali sono stati i criteri che hanno determinato tale suddivisione…???
Non sarebbe stato più equo utilizzare una diversa ripartizione dei nuclei familiari…??? E perché alcuni richiedenti, seppur inseriti nella medesima fascia, sono stati penalizzati a favore di altri…???
BUONI SPESA E FAVORITISMO: AI POSTERI L’ARDUA SENTENA
La sana politica oramai ha lasciato il campo ad altro, d’altronde le elezioni si avvicinano, ed il “sistema” dei favoritismi viene utilizzato come l’ultimo scudo di un’amministrazione disastrosa, costretta a difendersi dai suoi stessi fallimenti.
A ciò si aggiunge altro. Ancora una volta si assiste all’elargizione di incarichi ai professionisti, assegnazione dirette che hanno come unico obiettivo la compiacenza o peggio ancora, il silenzio.
Purtroppo questo “modus operandi” si attiva ogni qualvolta manca poco alle elezioni.
Non si discute più di programmi, di proposte, di soluzioni, delle problematiche che gravano sulla nostra Città. Il confronto diventa silenzio e la moneta è l’incarico.
IL RE E’ NUDO
Il re purtroppo è nudo, il successore (uomo o donna) è già stato designato, e di conseguenza, costoro, al confronto pubblico preferiscono il “pacco”, alle idee preferiscono l’inchino.
I cittadini, per questo, devono interrogarsi sul futuro che vogliono attribuire alla propria Città ed alle future generazioni. Vi è la necessità di discutere di temi concreti e di proposte reali. Gli incarichi vanno lasciati agli altri, alla politica inerte, alla scarsa competenza, al vuoto istituzionale.
SIAMO ANCORA IN TEMPO
L’alternativa a questa vecchia politica, ad oggi, rappresenta per la nostra comunità un obbligo morale, una questione di dignità, al di là di qualsiasi schieramento politico. Abbiamo bisogno di scuotere le nostre coscienze e di fare la scelta giusta. Siamo ancora in tempo.