Promesse, solo promesse. Ancora nessun cambio di destinazione d’uso degli opifici industriali a Solofra.
DAI PRIMI 100 GIORNI SONO PASSATI 4 ANNI
I primi 100 giorni di questa Amministrazione dovevano rappresentare la consacrazione del tanto osteggiato cambio di destinazione d’uso degli opifici industriali in zona ASI, ed invece, ad oggi, il nulla. Però, vi è comunque una certa coerenza nel promettere e poi NON agire. Infatti, ad un anno dalla scadenza del mandato, l’Amministrazione continua con la sua solita “filastrocca”, ostaggio di una vecchia politica che distrugge il territorio e di interessi posti “a carico dei cittadini”.
Per giustificare la perdurante inerzia, l’Amministrazione uscente, utilizza diversi vocaboli, “paroloni”, discute nuovamente di polo conciario ma, purtroppo, la totale assenza di un progetto è visibile e l’improvvisazione regna regina.
DAI QUATTRO SIAMO ARRIVATI A 9 ANNI
Dopo un lungo sonno durato ben 9 anni, figlio dei soliti meccanismi ed accordi politici, si vuole convincere i cittadini e gli imprenditori che c’è una nuova “strategia” in atto. D’altronde le elezioni comunali si avvicinano ed è giusto rappresentare il deserto come un’oasi felice.
Il Sindaco dovrebbe spiegare come mai Solofra NON è stata inserita nelle ZES (Zone Economiche Speciali), quale nuova opportunità di sviluppo economico per le imprese già operanti, nonché per l’insediamento di nuove imprese, mediante agevolazioni fiscali, finanziamenti e nuovi investimenti. Inoltre, ad oggi, cosa rimane della cosiddetta Area di sviluppo dell’Alto Sarno e della Valle dell’Irno (Area Vasta), di cui Solofra vanta l’essere “capofila”?
Capofila di un pentolone vuoto e privo di ogni progettualità di sviluppo dell’intero territorio.
È ORA DI DIVERSIFICARE METTENDO AL CENTRO DELLO SVILUPPO GLI OPIFICI INDUSTRIALI
Basta. Adesso basta. La comunità di Solofra, in questo particolare periodo emergenziale, ha bisogno di serietà istituzionale, di competenza e di un progetto chiaro e concreto, che vada al di là dei soliti annunci.
Oggi la riconversione degli opifici industriali del polo conciario, è un’esigenza del territorio, una possibilità di crescita, un’opportunità per le future generazioni. Bisogna attrarre investimenti, diversificare i settori, produrre indotto. Il polo conciario deve essere un punto di partenza di una nuova economica, non il punto di arrivo da chi dipende dall’ASI.
È IL MOMENTO DI CAMBIARE ROTTA
Pertanto, ho intenzione di porre in essere una programmazione trasparente, non legata alle logiche di partito, che abbia come oggetto tutti i temi e gli obiettivi sui quali deve puntare la comunità di Solofra, dal cambio di destinazione d’uso alla transizione ecologica, dal depuratore industriale alla c.d. Area vasta, dalle infrastrutture al sistema fognario, per un rilancio della nostra economia e del nostro territorio, con conseguente risanamento delle casse comunali.
Siamo ancora in tempo.