Il tessuto urbano, come quelli di molte Città è caratterizzato e fortemente condizionato da difficili periferie. In particolare, nelle periferie di Solofra si concentrano gravi problemi:
- carenza di servizi essenziali
- mancanze o stato di abbandono di infrastrutture.
- difficoltà di relazioni sociali positive che creano situazioni di forte degrado.
E’ evidente che nel dibattito politico ed istituzionale questo tema non ha l’attenzione che merita.
In realtà privilegiare un approccio che si concentri esclusivamente sulle strutture fisiche e sulle opere pubbliche, pur necessarie, non mette in moto meccanismi capaci di risolvere il problema delle periferie di Solofra.
Un quartiere non esce da una situazione di degrado se non si combatte la povertà educativa e non si occupa delle persone più sole e più fragili, se non ci si sforza di costruire con pazienza percorsi comunitari.
I buoni spesa e l’aiuto improvvisato non aiuta a risolvere il problema, lo rinvia e lancia un messaggio di carità e di sottomissione lontano dalla logica dignitosa del singolo cittadino.
Cosa fare per ricucire le periferie di Solofra, ormai abbandonate da anni?
Iniziando dai comitati di quartiere (strumento collante tra centro, periferia ed attività amministrativa) tale da demolire quel muro che divide la popolazione con la politica, contemporaneamente coinvolgendo associazioni e volontari per un unico progetto di ricucitura con il Centro di Solofra.
Parchi, centri sociali e ricreativi sono i punti cardine per una sicura integrazione sociale, unico obiettivo per lo sviluppo territoriale ed urbanistico. Diversamente è solo abbandono ed emarginazione sociale.
C’è bisogno di un progetto comune per la rinascita della nostra Solofra
Un progetto comune, non un progetto deciso altrove, non promesse di stanziamenti miliardari, non una politica clientelare ed autoreferenziale.
Un progetto condiviso, fatto anche di piccoli ma concreti passi, attento alle manutenzioni, con interventi fatti da soggetti del territorio.
Solo così si potranno innestare veri processi di cambiamento. Quelli pensati con altre logiche non pare abbiano funzionato.
Governiamo per cambiare e non per continuare a non cambiare niente (come nel gattopardo) !!!